Philodendron: il re della giungla urbana
Un esemplare di Philodendron, se sei amante della giungla in casa, è quasi una regola tra le piante da interno.
Ce ne sono oltre 500 specie più o meno in natura.
Ognuna delle quali ha delle caratteristiche che lo identificano in modo particolare, anche se il punto di forza di questa pianta è sicuramente il fogliame altamente decorativo.
Da amante di questa pianta non potevo non dedicare sul mio blog un articolo dedicato interamente alla magia del Philodendron!
Indice dei contenuti
Storia del Philodendron
La parola Philodendron deriva dal greco Philein amare e Dendron albero, e si riferisce al fatto che queste piante, essendo epifite crescono abbarbicate agli alberi.
I philodendron sono stati menzionati per la prima volta nel 1644 dal naturalista Georg Marcgraf, ma è solo dopo varie esplorazioni e ricerche che i philodendron sono stati classificati nel 1829 da Wilhelm Scott, un botanico austriaco.
Queste piante sono state le protagoniste indiscusse dei giardini di inverno ottocenteschi, e hanno avuto il vero boom nel periodo Liberty come piante da interno.
Quali philodendron scegliere per la giungla urbana?
A seconda delle caratteristiche della vostra dimora c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Se desiderate avere una pianta super resistente e decorativa vi consiglio il philodendron Bipinnatifidum: resiste anche al freddo-mite al punto che è possibile trovarlo anche nei giardini.
Philodendron Hederaceum: Anche questo esemplare è perfetto anche se avete in casa poca luce.
Se fatto crescere come ricadente è perfetto per dare un tocco di giungla urbana a qualsiasi ambiente.
Negli anni 70 lo si faceva crescere arrampicato su un tutore di muschio, a seconda dell’effetto che vogliamo ottenere è una pianta molto versatile.
Decisamente fuori dal comune sono i philodendron verrucosum con le sue foglie verdi e vellutate e il philodendron malay gold se volete dare un tocco di colore fluo alla vostra casa.
Curiosità
Una curiosità che mi ha colpito di queste bellissime piante è che tra gli artisti era molto amato.
Henri Matisse aveva una passione sfrenata per queste piante al punto che li coltivava nel suo studio di Nizza e sono diventati i soggetti dei suoi quadri diverse volte.
Philodendron: Cura e coltivazione
A parte le eccezioni che ben sopportano temperature anche più fresche, la maggior parte di queste piante sono originarie degli Stati Uniti meridionali e del centro sud America tropicale quindi amano una temperatura che oscilla intorno ai 15 gradi.
- Esposizione: Tollerano anche posizioni con luce filtrata e ridotta.io li ho collocati in punti lontani da correnti d’aria e fonti di calore che potrebbero danneggiare l’apparato fogliare.Amano un terriccio soffice e ben drenato, e il contenitore deve essere sempre adeguato al portamento della pianta e in caso di portamento ricadente bisogna garantire un tutore dove avvilupparsi.
- Irrigazioni: Annaffiate quando il terriccio ha iniziato ad asciugarsi ma non lasciatelo mai seccare del tutto, perchè è una pianta che ama regolari annaffiature per evitare di seccare le punte delle foglie.Inoltre il fogliame và regolarmente pulito con un panno umido per rimuovere la polvere e permettere alla foglia di respirare.
- Moltiplicazione: I philodendron sono una delle piante più propagate.
Si possono infatti riprodurre per talea apicale, fogliare, di fusto o per divisione dei cespi.
Per tutte le piante coltivate all’interno il metodo di propagazione più gettonato è quello per talea apicale.
Vi è piaciuto questo breve excursus sui Philodendron?
Se avete dubbi o domande non esitate a scrivermi nei commenti sarò lieta di aiutarvi e risolvere le vostre perplessità!
Io vi aspetto prestissimo con una nuova pianta da scoprire!
-1 Commenti-
[…] sò è passato un pò di tempo dal mio ultimo articolo dedicato al Philodendron, ma con il natale di mezzo e le sue zone rosse, arancioni e gialle, non ci ho capito più […]